“Durante il meeting che abbiamo fatto in eataly a New York, davanti al Flatiron Building, con la famiglia Farinetti e con Tamburi ci siamo detti: “No, ma scusami, qui abbiamo una grossa possibilità, però dobbiamo fare un cambio... Noi siamo investitori soprattutto di maggioranza, per noi è importante controllare il prossimo stadio dello sviluppo di eataly”. Con queste parole (l’intervista esclusiva di Class CNBC è on line) il fondatore e presidente di Investindustrial Andrea Bonomi annunciava il 21 settembre 2022 l’acquisizione del 52% di Eataly SpA, ovvero della catena di ristorazione e food retail creata da Oscar Farinetti nel 2004. L’operazione prevede un aumento di capitale di 200 milioni e il concomitante acquisto da parte di Investindustrial (per somma che Bonomi non ha voluto rivelare) di parte delle quote detenute dagli altri azionisti, affinché al closing Investindustrial controlli il 52% del capitale, mentre ai soci storici Eatinvest (famiglia Farinetti), alla famiglia Baffigo/Miroglio e a Clubitaly (società controllata da TIP Tamburi Investment Partners, fondata dal banchiere d’affari Gianni Tamburi) vada il restante 48% del capitale. Farinetti resterà dunque come secondo socio e Nicola, figlio di Oscar, cederà la poltrona di CEO ad Andrea Cipolloni, ex a.d. Autogrill, espresso dalla nuova proprietà. L’operazione ha due obiettivi: supportare la crescita di eataly a livello internazionale, sia attraverso l’apertura di flagship stores su scala globale (anche in Cina, dove eataly finora non è sbarcata), sia tramite lo sviluppo di nuovi formati (più piccoli). L’obiettivo finanziario è ovviamente l’azzeramento dei debiti della società (200 milioni, dei quali 105 verso la SACE di Cassa depositi e prestiti e parte verso Unicredit, l’istituto bancario più esposto). Considerati i 464 milioni di ricavi che eataly ha registrato nel 2021, il valore d’impresa si attesta sui 600 milioni, valutazione pari a meno di 1/3 di quanto la precedente proprietà attendeva dalla quotazione in Borsa (2 miliardi), prima che la pandemia bloccasse tutto. A quanto ci risulta, è la prima volta che Andrea Bonomi, ex proprietario di Valtur, e Gianni Tamburi (azionista di maggioranza di Alpitour) fanno affari insieme.