MSC Crociere, ormai la terza compagnia di crociere al mondo, ha investito una cifra impressionante (pare che la trasmissione di ogni commercial costasse 8 milioni di dollari) per entrare nella selezionatissima lista degli spot pubblicitari trasmessi in TV durante gli intervalli del Super Bowl LIX, la finale del campionato di football americano svoltasi a New Orleans il 25 febbraio 2025.
Il Super Bowl è di gran lunga il singolo evento sportivo più popolare al mondo: 123 milioni di spettatori negli USA e una platea globale superiore ai 200, oltre a un indotto colossale: 1,42 miliardi di ali di pollo e 50 milioni di casse di birra vengono consumate davanti alla TV. Ecco perché brand globali come Duracell e Salesforce, Nike e Google, Meta e Uber investono un capitale e producono spot pubblicitari ad hoc: qui tutti quelli trasmessi nel 2005 (sono 45! e alcuni dei veri e propri capolavori di creatività).
Nei suoi 60 costosissimi secondi MSC ha celebrato la nuova ammiraglia MSC World America, da vararsi a Miami ad aprile 2025 e dedicata al mercato USA, con due star del cinema, Drew Barrymore e Orlando Bloom: i due, a bordo, battibeccano sul modo di vivere la crociera da italiani e da americani, riconoscendo a MSC il merito di riuscirci brillantemente con entrambi.
Futura: il tour expert basato sull'AI di Costa Crociere
L’Intelligenza Artificiale sta pervadendo il nostro settore e Costa Crociere l’ha declinata in modo assolutamente originale. L’operazione risale all’anno scorso, ma ne parliamo adesso perché è stata realizzata dalla sempre più nota Reply, agenzia specializzata in brand engagement e internal communication, fondata a Torino nel 1996 da Mario Rizzante, quotata sul listino Euronext STAR della Borsa di Milano e tuttora a conduzione familiare.
Futura è il Digital Tour Expert che accompagna le vacanze degli ospiti della Costa Smeralda nel Mar Mediterraneo, fornendo consigli e suggerimenti per andare alla scoperta delle destinazioni toccate in crociera: Futura parla in modo fluente in una delle sei lingue abilitate (italiano, inglese, spagnolo, francese, tedesco o portoghese), pone domande e quindi utilizza i feedback degli ospiti per raffinare le sue raccomandazioni. Reply ha realizzato Futura utilizzando complessi moduli di calcolo “affettivo” per comprendere le emozioni degli utenti e introdotto Audio2Face di NVIDIA per movimenti facciali precisi e sincronizzazione labiale: l’effetto assolutamente straniante, altro che chatbot.
Quando una piccola agenzia di viaggi è più creativa delle grandi agenzie di comunicazione
Prima cliccate qui e guardatelo, dura solo un minuto e mezzo. Poi, o lo amerete, o lo odierete. Senza vie di mezzo, perché lo spot “Stacca la spina” è nato per essere divisivo, trattando un tema tabù in maniera dissacrante. Chi lo ha pensato e prodotto è una piccola agenzia di viaggi di Formia, la DLT Viaggi di Roberto Sorrenti e di Enrico Danilo Visciola, che spiega (clicca qui sul dietro le quinte): “Abbiamo puntato su una pubblicità leggera, un po’ cinica, di stampo nordeuropeo più che prettamente italiano. Spesso facciamo dei test, i canali pubblicitari li abbiamo provati praticamente tutti. Quando Facebook ha lanciato la pubblicità ci abbiamo puntato subito, al punto che ci hanno invitato a Dublino a parlarne (come racconta l’agenzia di viaggi). Insomma, facciamo tanta sperimentazione, a volte va bene, a volte va male, ma nella maggior parte dei casi c’è andata bene, perché spesso osare ti dà quel quid in più rispetto agli altri”. Test su tutti i canali? Sperimentazione? Quel quid in più? E a dirlo è un agenzia di viaggi di provincia, non l’agenzia di comunicazione fighetta milanese?! Chapeau.
Alpitour ahi ahi ahi e il nuovo spot di Booking.com
Ad assimilare due spot TV distanti trent’anni è il critico televisivo del Corriere della SeraAldo Grasso:“È tanto mutato, il viaggiatore? A parte che ora pianifica tutto on line, le differenze tra ieri e oggi non sono poi così radicali. C’era una volta il turista fai-da-te, che si ritrovava sgradite sorprese una volta giunto a destinazione (nell’esilarante campagna di una famosa agenzia). Non siamo troppo distanti da quel modello, nelle istantanee di viaggio di Booking.com, se non fosse che tutto è declinato in modo positivo e giocoso”. La “famosa agenzia” era Alpitour e qui uno degli indimenticabili spot “Turista fai da te? No Alpitour?! Ahi ahi ahi” del 1989. Qui quello di Booking.com citato da Aldo Grasso. Due annotazioni a latere: se una campagna televisiva è citata 30 anni (!) dopo la sua diffusione, significa che è stata una pietra miliare della réclame (allora si diceva così) italiana. Che i tempi siano cambiati lo si capisce soprattutto dal fatto che, nel 1989, non esistesse ancora il “politically correct” che imperversa adesso e pretende tutto in “salsa buonista”: i turisti “fai da te, no Alpitour” erano presi bellamente in giro, facevano la figura dei balordi e chi avevano intorno ci godeva. Chi oserebbe farlo adesso?!
“The Fabulous 4” by Idee per Viaggiare, il cofanetto che si ispira ai “coffe table books”
Chi diceva che i cataloghi di viaggi sono obsoleti, dovrebbe tenere in mano il cofanetto “The Fabulous 4” by Idee per Viaggiare, soppesarne (letteralmente) i 10 kg di peso e consultarne le 1.176 (!) pagine, e infine ricredersi. Perché anche i termini depliant o brochure risultano inadeguati ai “4 favolosi”, che come modello di riferimento hanno solo i “coffee table books”, che come scrive Wikipedia, sono quei libri di grande pregio e fattura (e costo) che si trovano nelle suite degli hotel 5 stelle. I quattro elementi della natura (acqua, aria, terra e fuoco) identificano quattro distinti percorsi di viaggio, che esulano dalla destinazione o dal prodotto, e tracciano esperienze: dai boutique hotel ai viaggi di nozze, dai tour individuali a quelli di gruppo dedicati (ai bikers, ai bird-watchers, agli amanti della natura) fino all’ ”Iter sublime” dell’extra lusso. “Di cofanetti ne abbiamo prodotti oltre 1.500, li abbiamo consegnati uno a uno alle agenzie più affezionate, ma anche a partner e fornitori trasversali (atelier ad esempio), proprio perché il table book è un oggetto bello da vedere e da consultare. Altre 2.000 agenzie hanno ricevuto i 4 cataloghi off-the-box” racconta il CEO Danilo Curzi“Abbiamo investito oltre mezzo milione di euro in questa operazione e impostato la nuova campagna di comunicazione sui quattro elementi, che presentiamo con eventi ad hoc in giro per l’Italia”. La fantasia al potere.