Napoletano, 55 anni, una solidissima carriera in ambito aviation, da febbraio 2018 managing director dell’Aeroporto Internazionale di Perugia (proveniente da Zoomarine), da settembre 2018 Umberto Solimeno è membro del consiglio di amministrazione e vicepresidente con delega ai rapporti istituzionali (ruolo non operativo) di Partours SpA. La holding di riferimento è Arkus Network Srl con sede a Roma e capitale sociale di 1 milione di euro, che controlla il 91% di Partours SpA con sede a Verona e presieduta da Luigi Borri, mentre il restante 9% è in capo alla Marcopolo Srl di Mestre, che ha ceduto il marchio Metamondo a Partours. Arkus Network ha concluso altre due operazioni: a settembre 2017 ha preso in affitto il ramo d’azienda tour operating di Best Tours dalla vecchia Best Tours Italia SpA (cedutagli da Alessandro Rosso, ora in liquidazione) e ha recentemente proceduto a una vigorosa ristrutturazione; a ottobre 2018 ha rilevato dal fondatore Giuliano Galleri la Travel Partners World Srl, con sede a Genova, piattaforma di prenotazione online b2b di hotel, tour e servizi turistici nel mondo. Si parla di una quarta acquisizione, Solimeno è entrato in un Gruppo molto dinamico.
A soli 57 anni, dopo una lunga malattia, se n’è andato uno dei manager più stimati e benvoluti del settore: Massimo Passalacqua, genovese di nascita e milanese di adozione. L’autore di queste note, che ha avuto la fortuna di lavorare con lui ai tempi d’oro dei Viaggi del Ventaglio, lo vuole ricordare con una foto: risale al 1996, siamo a poche centinaia di metri dal traguardo della Stramilano, peraltro percorsa con un buon tempo. Massimo è a sinistra, si è appena ripreso da un intervento chirurgico al rene, corre e ha tutta la vita davanti.
È una sorta di ritorno alle origini, quello del brand director MargòAlessandro Gandola, ora che l’integrazione del portafoglio tour operating Eden con quello dell’acquirente Alpitour è alle viste. “Sono stato l’ultimo assunto dal grande imprenditore Franco Rosso” racconta Gandola all TTG Italia (unica testata che si occupa della delicata questione), che dopo aver contributo al decollo di Karambola, lasciò il Gruppo Alpitour nel 2009 per accasarsi a Pesaro e fondare Margò. Karambola e Margò che, sotto un unico tetto, potrebbero pestarsi i piedi. “Noi di Margò siamo diversi da Karambola e possiamo serenamente coesistere in un grande gruppo. C’è spazio per tutti: la mission sarà riportare in agenzia quelli che sono usciti per andare su Expedia e Booking. L’entrata in Alpitour ci valorizzerà e ci aiuterà nella crescita oltre 100 milioni di fatturato” afferma un fiducioso Gandola. “Da capire come Pier Ezhaya sistemerà Margò all’interno dello scacchiere importante e complesso di Alpitour (dove peraltro è stata appena battezzata la Press&Swan SpA - ndr). Serve un lavoro da equilibrista per mettere a regime tanti marchi senza perdere spazi. E soprattutto ricavi.” ribatte un meno fiducioso Remo Vangelista, direttore dell’agenzia stampa TTG Italia.
Elena David in Fideuram, e la diaspora da Valtur continua