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L'EDITORIALE DI ROBERTO GENTILE

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T.O. DEL MESE

BOTTA & RISPOSTA

IPSE DIXIT

neckerman logoCrollata Thomas Cook (può accadere anche in Italia? no, leggi qui) anche la controllata tedesca Thomas Cook Germany esce di scena, sommersa dai debiti e invendibile. Peccato, perché se Thomas Cook è stato il primo tour operator al mondo, nel portafoglio della partecipata tedesca si trovava anche Neckermann Reisen, che per decenni, nel secolo scorso, è stata un’icona del turismo tedesco, grazie al notissimo logo giallo e blu e ai suoi clienti, chiamati addirittura Neckermänner, ovvero “uomini di Neckermann”. Thomas Cook Germany ha cessato le operazioni il 1^ dicembre 2019, lasciato a casa 2000 dipendenti e cancellato i marchi Neckermann ed Air Marin, mentre Öger Tours e Bucher Reisen vengono salvati da Anex Tour, arrembante tour operator turco condotto da Neşet Koçkar.

 

volonline logoVolonline, tour operator (ma la definizione gli va stretta) fondato a Milano da Luigi Deli cambia volto, con un nuovo marchio e il restyling del sito internet. La ‘V’ iniziale diventa un elemento grafico a sé, che richiama il mare e le onde, e simboleggia lo spirito innovativo dell’operatore. Il payoff “human travel experience” pone l’accento sulle soluzioni di viaggio tailor made, proposte da Volonline ai propri clienti, che offrono esperienze uniche e personalizzate. Il restyling del sito permette appunto un’esperienza di navigazione più dinamica e personalizzata. Soli sette anni di storia, da 5 a 63 dipendenti, fatturato in crescita a due cifre: la Fly4You Srl di Luigi Deli non è più solo un newcomer, nel panorama turistico italiano.

 

aprea diana orosei qTraguardo ambito e per pochi, quello del Trentennale dall’avvio dell’attività: OTA Viaggi può andarne orgogliosa. Tutto inizia con un piccolo albergo a Ischia, poi nel 1989 Stefano Aprea acquista un’agenzia di viaggi romana, la Outby Tours Activity (OTA, appunto) che trasforma, con l’ausilio dei figli Domenico e Mario, in un tour operator leader del Mare Italia e comprendente una società di gestione (Club Esse) e attività immobiliari. “Arriviamo da un decennio di continua crescita e anche nel 2019, nonostante una stagione in salita, chiuderemo raggiungendo i 93 milioni di euro di fatturato, contro i 92 del 2018” spiega il direttore commerciale Massimo Diana, a margine dei festeggiamenti che il t.o. romano celebra il 27 settembre 2019 al Marina Resort Garden & Beach di Orosei, in Sardegna. I più emozionati erano i fratelli Domenico e Mario Aprea (al centro nella foto), che della festa loro dedicata non sapevano nulla.

 

osho 27aug qC’era voluto un anno per trasferire le deleghe al turismo dal “MiBACT Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo” al “MiPAAFT Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo”; ce ne vorrà un altro per riportarlo indietro. Lo dichiara il neo ministro Dario Franceschini durante l’audizione in Commissione Cultura al Senato, a settembre 2019: “Non faremo una riforma della controriforma della riforma. Metteremo in campo alcuni interventi correttivi necessari a riportare il turismo in capo al MiBACT e a consolidare la struttura, specialmente nelle articolazioni periferiche”. L’ex ministro Gianmarco Centinaio lascia dopo poco più di un anno. Osho ha capito tutto.

 

broccoli pavarina pompili qOrmai non fa (quasi) più notizia: Veratour chiude l’ennesimo bilancio in utile (l’Ebitda, 14 milioni nel 2018, crescerà) e nel 2019 stima 245 milioni di euro di fatturato (+12%). Il direttore generale Stefano Pompili, davanti a 200 agenti di viaggi convenuti a Minorca per l’appuntamento di fine stagione, snocciola dati interessanti: “Il 2019 è cresciuto molto sul Nord Africa: con Kelibia e Djerba, in Tunisia, registriamo un + 110% sul 2018, ma soprattutto siamo il primo player sul mercato italiano. In Egitto siamo a + 68%, grazie a 2000 passeggeri a settimana su tre villaggi, numeri che non si vedevano da anni. D’altra parte, l’Italia è in leggero calo (- 2%), la Grecia è rimasta ferma e la Spagna ha pagato l’aumento dei prezzi”. Nel 2011 Egitto e Tunisia rappresentavano, con 62 milioni di euro, il 34% del fatturato di Veratour, negli anni successivi il calo e nel 2016 il minimo storico. Tre anni per invertire la tendenza, e nel frattempo crescere e macinare utili. A Roma sanno come si fa.